Il motorsport per coinvolgere nuovi clienti

Il motorsport per coinvolgere nuovi clienti

Dopo la battuta d’arresto del 2020 che ha investito tutto il mondo a causa della pandemia, il motorsport nazionale ed internazionale si è presto rimesso in moto. La FIA, la Federazione Internazionale dello sport Automobilistico, è corsa subito ai ripari introducendo dei protocolli sanitari per le varie categorie di eventi sportivi, aprendo la strada alle varie federazioni nazionali che, a loro volta, hanno stabilito le proprie regole.

Alla base dei diversi protocolli c’è il concetto di “bolla”, ovvero l’insieme di micro-aree che le varie figure presenti in pista (manager, tecnici, piloti, media e organizzatori) vanno a costituire nell’area principale che è il paddock, ovvero la zona retrostante dei box. Attualmente tutti i protocolli adottati per lo svolgimento delle competizioni hanno in comune anche il divieto di accesso del pubblico, quindi tribune vuote e ingresso limitato ai soli “addetti ai lavori”.

L’assenza di pubblico, che sembra rappresentare un grosso limite, può essere, invece, un’opportunità dal momento che, anche prima dell’emergenza sanitaria, in Italia ma anche in altri contesti internazionali, la scarsa presenza di pubblico sugli spalti è stata la croce dei vari autodromi. Alcune delle cause sono la poca promozione, uno spettacolo rivolto solo ad appassionati e nessuna o poche attività di intrattenimento che potessero attrarre famiglie o gruppi di persone desiderosi di trascorrere una giornata diversa.

Per sopperire alla carenza di pubblico ma anche per dare maggiore visibilità alle gare automobilistiche in circuito, hanno risposto tutti gli organizzatori, sia coloro che organizzano gare senza titolazione, sia coloro che gestiscono campionati italiani, proponendo, su varie piattaforme digitali, la diffusione in diretta streaming delle gare.

Ecco che allora, programmare un’attività promozionale che faccia leva sui profili social delle aziende, degli organizzatori e degli appassionati, assieme ad una strategia professionale di lead generation[1], può rappresentare, proprio in questo periodo caratterizzato da ripetuti lockdown parziali, un’occasione importare anche per le piccole imprese.

Da queste considerazioni nasce il progetto Sport & Business che, nell’ambito di alcuni eventi motoristici, intende realizzare un’efficace attività promozionale con l’intento di sfruttare al meglio il potenziale della rete.

I principali contenuti del progetto, infatti, sono una specifica attività di promozione sui profili social, la creazione e la gestione di un ufficio stampa, la virtual hospitality all’interno della quale si potrà effettuare l’e-commerce, oltre agli spazi pubblicitari con i loghi aziendali su almeno una vettura impegnata in pista.

Con l’obiettivo di offrire un ritorno anche attraverso la vendita on-line di prodotti e servizi, verrà data priorità alla nostra capacità professionale di generare lead che, di fatto, è che un cliente potenziale che fornisce i propri dati quali numero di telefono, indirizzo o e-mail perché interessato alla proposta commerciale di un’azienda.

Questo servizio, abbinato alla visibilità che scaturisce dalla presenza in un evento sportivo, garantisce un elevato ritorno d’immagine, la promozione di un brand, di un prodotto e di un servizio. Il tutto identificando, secondo le strategie delle aziende, un’area geografica ben precisa che può essere locale, nazionale o internazionale.

[1] Lead: potenziale acquirente di un dato prodotto o servizio. Si genera un lead quando, attraverso un’iniziativa di marketing, un’impresa ottiene dall’utente informazioni utili a stabilire un contatto commerciale, da utilizzare in un secondo momento per generare un’opportunità di vendita. Nel web, ad esempio, l’utente che, in risposta a un annuncio pubblicitario, compila un form con i propri dati personali per essere contattato dall’inserzionista (fonte: https://www.glossariomarketing.it/).

Print Friendly, PDF & Email